Oggi ho fatto il caffè per tutti. La sveglia delle 7:00 e il fresco della sera ci aiutano ad affrontare speranzosi la canicola.
Io adoro Marc e Max, perchè da un loro sbadiglio nacque il primo gemito. Come il feto che lo emette in 11 settimane di gestazione.
Una pagina bianca e il risveglio dopo il torpore. Uno sbadiglio e sulla carta, le prime pagine...
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Potrei scrivere il mio romanzo
se avessi gli occhi gonfi,
e l'ossa in frantumi,
per un colpo di grazia.
Potrei rivolgere l'orecchio
al vento gelido
che mi pungerebbe con parole vere,
coi fatti e le cronache dal mondo di fuori.
Potrei lasciare che l'onda
levighi il corpo
e la trama del mio romanzo,
senza perdere la compattezza.
Potrei bruciare i muscoli tesi
nel fuoco della corsa,
al calore dell'ideale,
coi ceppi erti a testimoni.
Potrei lasciare che l'Universo
con le sue leggi d'attrazione
dia leggerezza e luce
ai miei personaggi, e ancora...
E ancora potrei
che occhi, mani e orecchie e gambe
siano al servizio del mio vaso di orchidee
e scrivere solo di esso.