Non avevo altra colpa, se non quella d'averlo accompagnato in ritardo alla stazione, così non mi mossi e aspettai che mi sputasse addosso i suoi interrogativi. Non si limitò a questo. Ovviamente desiderava anche qualche dato sensibile su Marc, ovviamente non risposi. Non risposi a nulla, perché non ne sapevo nulla.
Quella mattina Marc mi aveva buttato giù dal letto senza troppe scuse e sotto la minaccia di un cornetto confezionato impugnato a mo' di revolver, mi aveva costretto a portarlo in stazione.
"Prenderò il primo treno verso il futuro" diceva, e durante tutto il tragitto non aveva fatto altro che trafficare con il caricabatteria da auto della sua fotocamera.
"Tornerò presto, forse già domani, sai, e vedrai, quando tornerò vedrai..."
"Certo" risposi e nel tempo di aprire gli occhi e svegliarmi con lo stridere violento del tram sulle rotaie sentii lo sportello che si apriva, uno "a' stronzooo" che gridava e Marc che mi salutava "vedrai, domani vedrai...".
Di lì a poco ero già in stazione a prendermi gli insulti del capotreno.
Sono passate due settimane da allora e quasi senza accorgermene mi sono abituato all'assenza di Marc. Qui a casa sappiamo che sta bene perché ogni tanto ci manda un sms o un' email, noi replichiamo con mille domande, ma lui non ci risponde (mai). Oggi però ho trovato un punto esclamativo rosso nella posta, e il nome e l'oggetto mi rimandano a lui.
Mittente: Marc Dupree "marcdupreee3@gmail.com"
Oggetto: "ritorno al Futuro"
Testo: ...le foto che mi avete chiesto.
Vostro Marty McFly
Questo è tutto scemo - pensai - poi scorsi la pagina fino in fondo e quando arrivai alle foto mi accorsi che mi sbagliavo.
Museo della Triennale |
Urban carrots |
Nessun commento:
Posta un commento